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Debito pubblico l´occasione persa di nuovo
il punto
GIUSEPPE TURANI
La politica italiana (o, almeno, una parte
della politica) sa raggiungere vertici di ridicolaggine che
probabilmente non hanno uguali in nessun altro paese del mondo. Come
quelli che stiamo vedendo in questi giorni nel dibattito su Finanziaria
leggera o pesante. Da 35 miliardi di euro, cioè, o da 30 o da 27 o da
25 (ma, magari, anche meno). La tesi sostenuta dalla sinistra radicale
(ma anche dai sindacati e da certi "popolari") è la seguente (di
apparente buonsenso): poiché l´economia va meglio del previsto non è
necessaria una Finanziaria pesante, si può stare più leggeri. Così il
popolo soffrirà meno. In sostanza, poiché le cose vanno bene è inutile
calcare la mano con il risanamento finanziario. C´è un po´ di boom,
godiamocelo, dunque. Morale: quando le cose vanno bene, è inutile avere
la mano pesante con la Finanziaria. E quindi, meno che mai quando le
cose vanno male. Non si può mica infierire sulla gente. Insomma: mai.
Questo spiega perché abbiamo uno dei debiti pubblici più alti del mondo
e perché non si riesca a venirne fuori da almeno vent´anni. Una classe
politica (soprattutto di sinistra) un po´ avvertita avrebbe dovuto
dire: visto che le cose vanno bene, approfittiamone per dare una
spallata a questo immenso debito pubblico che ci soffoca e quindi
invece di fare una Finanziaria di appena 35 miliardi di euro,
facciamola di 40 o di 45. Invece no, si è detto tutto il contrario. Con
l´occhio rivolto agli elettori di dopodomani. Quasi quasi erano meglio
Berlusconi e Tremonti di questa gente.
Dietro questo atteggiamento
c´è anche un errore politico grave. In questo modo, senza accelerare
sulla via del risanamento (che significa diminuzione del debito
pubblico pregresso), succede che gran parte delle risorse finanziarie
del paese invece di finire in azioni per lo sviluppo, in migliori
scuole e in migliori ospedali, finiscono sul mercato internazionale per
pagare gli interessi sul debito. I soldi delle tasse degli italiani,
insomma, pagano la rendita finanziaria invece di essere usati per
migliorare il paese. E pensare che questa gente strilla, e chiede a
gran voce una Finanziaria più leggera, in nome del popolo. Mai visto un
caso più palese di demagogia e di stupidità politica. Purtroppo, come
diceva Lenin, la storia di fa con i materiali che si trovano nel
cantiere e non con quelli che non ci sono. E nel nostro cantiere
abbiamo anche questi pezzi di sinistra, parolaia, confusa, incapace di
capire anche i più elementari meccanismi economici e finanziari.
Calcinacci di un´altra epoca, avanzi di edifici crollati da tempo.
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